La fascite plantare è una condizione dolorosa che coinvolge la fascia plantare, il tessuto connettivo che si estende dalla pianta del piede al tallone, è una patologia tipicamente infiammatoria che affligge milioni di persone. La spina calcaneare plantare è una delle manifestazioni di questa patologia, presentandosi come un’escrescenza ossea nel tallone.
Molto frequente tra i pazienti, la fascite plantare può essere trattata con successo attraverso l’osteopatia, offrendo soluzioni efficaci per alleviare il dolore legato alla spina calcaneare plantare.
Questa affezione può causare dolori plantari (dolore sotto il piede) notevoli, in particolare nella zona del tallone. In questo articolo, esploreremo i sintomi, le cause e i trattamenti efficaci per la fascite plantare.
Che cosa è la fascite plantare?
La fascite plantare o fascicolite plantare è quindi come abbiamo già spiegato sopra un’infiammazione che colpisce prevalentemente la banda fibrosa che parte dal tallone per attraversare tutta la pianta del piede, fino ad arrivare alla base delle dita, provocando un dolore ai piedi molto fastidioso.
È un dolore al tallone che avvolge quindi tutta la fascia del piede (la fascite al tallone è una condizione dolorosa che colpisce la zona del tallone del piede, spesso causando disagio durante la camminata e l’attività fisica.) comprendendo anche le dita. Il dolore della fascia plantare è estremamente diffuso come già detto, ma altrettanto sottovalutato mentre invece la fascite plantare ha una “missione”, che è quella di sostenere il piede tenendolo sempre in posizione curva.
Sintomi e cause:
I sintomi della fascite plantare possono includere:
- Dolore sotto il tallone
- Dolore che peggiora al mattino o dopo un periodo di inattività
- Dolore che si irradia alla parte anteriore del piede
- Rigidità del piede al mattino
Le cause della fascite plantare non sono completamente comprese, ma possono includere:
- Trauma
- Stress ripetuto sulla fascia plantare
- Fattori biomeccanici, come la pronazione del piede
- Fattori ortopedici, come l’appiattimento dell’arco plantare
Fattori di rischio:
I fattori di rischio per la fascite plantare includono:
- Obesità
- Attività fisica intensa
- Uso di scarpe inadatte
- Alcune condizioni mediche, come il diabete e l’artrite
A cosa è dovuta la fascite plantare?
Molte sono le cause, e alcune ne abbiamo citate sopra, che possono portare allo sviluppo della fascite al piede. Le cause esatte della fascite plantare non sono sempre chiare, ma ecco alcuni fattori di rischio comuni includono:
– Sforzo eccessivo: L’uso eccessivo dei muscoli e dei tendini del piede, specialmente in attività come la corsa o il camminare su superfici dure, può portare alla fascite plantare.
– Scarpe inadeguate: Indossare scarpe con scarso supporto dell’arco plantare o eccessivamente piatte può aumentare il rischio.
– Anatomia del piede: Alcune persone possono essere predisposte alla fascite plantare a causa della struttura del loro piede, come archi plantari troppo alti o troppo bassi.
– L’Età del paziente: con il passare degli anni la fascia plantare perde la sua elasticità limitando i movimenti; diabete;
– Obesità: l’eccessivo accumulo di peso può infiammare la fascia plantare; stare eccessivamente in piedi;
– Stress a cui il piede è sottoposto: esercizio fisico errato può apportare stress alla fascia plantare causando infiammazioni, così come problemi a livello posturale.
Occorre dire che la fascite è una patologia che si manifesta principalmente attraverso un dolore che insorge in maniera graduale, in base alla gravità del problema.
Il dolore può comparire in determinate occasioni piuttosto che in altre, per esempio quando viene fatto sport, si sta troppo in piedi o si cammina molto.
Qualsiasi sia la forma di dolore, è bene non trascurare mai una fascite plantare, in quanto non regredisce da sola e a lungo termine può causare problematiche invalidanti, soprattutto per chi pratica sport agonistico.
Come capire se si ha una fascite plantare?
Per capire se si ha una fascite plantare, è importante prestare attenzione ai sintomi e alle sensazioni che si sperimentano nella zona del tallone e della pianta del piede. Ecco alcune indicazioni che potrebbero suggerire la presenza di fascite plantare:
1. Dolore al tallone: Se provi dolore acuto o sordo nella zona del tallone, soprattutto al mattino al primo passo fuori dal letto, potrebbe essere un segnale di fascite plantare.
2. Dolore dopo l’attività fisica: Se il dolore nella zona del tallone si intensifica dopo aver camminato o svolto attività fisica, potrebbe essere un sintomo correlato.
3. Dolore nella pianta del piede: La fascite plantare può causare dolore che si estende dalla zona del tallone all’arco plantare e alla parte anteriore del piede.
4. Rigidità: La rigidità nella pianta del piede e nel tallone potrebbe essere un sintomo aggiuntivo.
5. Sensibilità al tocco: Se la zona del tallone o della pianta del piede è sensibile al tocco o se si avverte un dolore lancinante quando si preme su di essa, potrebbe essere indicativo di fascite plantare.
6. Peggioramento con scarpe inadeguate: Il dolore potrebbe aumentare quando si indossano scarpe con scarso supporto dell’arco plantare o scarpe inadeguate all’attività fisica.
7. Sintomi persistenti: Se i sintomi persistono per diverse settimane e interferiscono con la tua vita quotidiana, è importante consultare un medico o un professionista sanitario per una valutazione accurata.
È importante notare che i sintomi della fascite plantare possono variare da persona a persona. Se sospetti di avere questa condizione o se soffri di sintomi persistenti, è consigliabile consultare un professionista medico o un podologo. Una diagnosi accurata è fondamentale per avviare il trattamento appropriato e gestire efficacemente la fascite plantare.
E’ bene soffermarsi ed ascoltare i segnali che manda in via preventiva il nostro corpo per evitare che l’infiammazione si possa ulteriormente espandere fra questi notare quando:
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- Il dolore è più spesso sentito sulla pianta del piede e nell’arco
- Il Dolore è sentito quando si cammina e si mette peso sul piede
- Si ha una sensazione di strappi o lacerazione sulla pianta del piede
- Si indossano scarpe nuove o scarpe non buone
Come si cura la fascite plantare con l’osteopatia?
Trattamenti:
I trattamenti per la fascite plantare possono includere:
- Riposo
- Ghiaccio
- Compressione
- Elevazione
- Esercizi di stretching
- Terapia fisica
- Infiltrazioni di corticosteroidi
- Chirurgia
– Plantari ortopedici: I plantari personalizzati possono offrire un migliore supporto dell’arco plantare e distribuzione del peso.
– Stretching: Esercizi di stretching specifici possono aiutare a rilassare la fascia plantare e migliorare la flessibilità.
– Massaggio e terapie fisiche: Queste tecniche possono ridurre la tensione muscolare e migliorare il flusso sanguigno nella zona interessata.
– Farmaci anti-infiammatori: In alcuni casi, il medico può prescrivere farmaci anti-infiammatori per ridurre il dolore e l’infiammazione.
– Osteopatia: L’osteopatia offre un approccio terapeutico olistico che può contribuire a migliorare la mobilità e a ridurre il dolore.
– Riposo: Il riposo è essenziale per consentire alla fascia plantare di guarire. Evita attività eccessive che possano peggiorare la condizione.
– Correzione della postura: Se hai problemi di postura o andatura, potrebbe essere utile una correzione adeguata.
In alcuni casi, quando la fascia plantare è gravemente danneggiata, potrebbe essere necessario considerare opzioni più invasive come l’intervento chirurgico per riparare la rottura della fascia.
Il trattamento osteopatico è molto indicato per trattare i diversi problemi di dolore al piede, e ne può assolutamente risolvere il problema.
Il motivo di ciò risiede proprio nella metodica del trattamento, che non si limita a gestire i sintomi al piede ma lavora su tutto il corpo per curare la causa primaria che ha scatenato il problema.
Fase di analisi e valutazione
In primo luogo, l’osteopata attuerà un’operazione di analisi nonché una valutazione del paziente in modo tale da poter sviluppare una diagnosi chiara, questo perché ci sono alcune altre condizioni del piede e della caviglia che possono simulare la fascite plantare.
Esercizi di riabilitazione e gestione
Una volta che è stata fatta la diagnosi di fascite plantare, molto spesso la gestione iniziale richiederà riposo, riduzione del carico di allenamento e sollievo sintomatico attraverso il trattamento osteopatico, il taping e/o uso di tecniche ortopediche a breve termine.
Una volta che i sintomi della fascite plantare saranno diminuiti, potrà essere fatto un lento ritorno alla piena attività di vita normale o se si è sportivi di attività fisica.
Fascite Plantare: tempi di guarigione
I tempi per accertare una guarigione sono variabili, e questo in base anche alla risposta personale di ogni paziente. Si guarisce dalla fascite, ma è frequente il verificarsi nuovamente del fenomeno soprattutto se il fattore causale iniziale è ancora presente.
Un piccolo riferimento alla Fascite Plantare plantari lo riporto dicendo che l’utilizzo di plantari personalizzati è spesso raccomandato per alleviare il disagio associato alla fascite plantare, è bene informarsi.
Conclusione
In conclusione, la fascite plantare può causare dolori notevoli nella zona del tallone e della pianta del piede. Tuttavia, con il giusto approccio di trattamento, che può includere fisioterapia, osteopatia, esercizi di stretching e il supporto di plantari ortopedici, è possibile gestire efficacemente la condizione e tornare a una vita attiva e priva di dolore. Consulta sempre un professionista sanitario per una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato.